Risultati attesi

Il progetto prevede risultati tangibili e intangibili.

Tra i primi ritroviamo le Opere di ingegno (Intellectual Outputs) e, in particolare:

  1. Uno studio risultato di una ricerca sul campo sui bisogni di mediazione degli attori chiave coinvolti in aCT (studenti, operatori e persone in condizione di fragilità e vulnerabilità).
  2. Un corso pilota di Mediazione comunitaria tra pari pensato come un corso on-line, teorico e pratico da poter erogare anche in modalità blended, contenente riferimenti bibliografici rilevanti e aggiornati, videolezioni su alcune tematiche essenziali (mediazione comunitaria e organizzativa, abilità e competenze comunicative multilinguistiche e multiculturali), simulazioni e analisi di casi, esperienze di buone pratiche, esempi di alcuni strumenti e tecniche applicabili nella mediazione comunitaria tra pari.
  3. Un toolkit per la formazione dei formatori, strettamente correlato al prodotto precedente.
  4. Un manuale digitale che renderà conto dell’intero percorso, ma che potrà diventare anche uno strumento adattabile ad altri contesti, sia geografici sia settoriali.
  5. Un opuscolo contenente alcune buone pratiche di mediazione comunitaria e tra pari, ricollegato e ricollegabile anche ad altri progetti precedentemente finanziati e conclusi.

Tra i risultati attesi intangibili evidenziamo:

  1. Scambi di conoscenze, abilità e competenze interprofessionali e intersettoriali che potranno sostenere gli operatori attualmente in servizio e futuri a prevenire e affrontare i conflitti in maniera costruttiva, considerando la diversità un valore.
  2. Una stretta sinergia tra studenti, ricercatori, docenti e professionisti di diversi paesi e vari settori, condividendo un’esperienza continua di mediazione linguistica, culturale, organizzativa, ecc., durante le attività di formazione, i tirocini e la co-costruzione delle opere di ingegno.
  3. Testare modalità formative innovative nel campo della mediazione comunitaria e tra pari.

L’impatto sarà multidimensionale:

  1. Sugli studenti che parteciperanno all’esperienza in maniera attiva e in condizioni di orizzontalità, tra e come pari.
  2. Sulle Università e le organizzazioni non accademiche partecipanti al progetto che potranno fruire sia del percorso di progettazione, realizzazione e svolgimento delle attività sia delle Opere di ingegno prodotte.
  3. Sui territori: sia a livello accademico sia non accademico, locale, nazionale e internazionale, avendo evidenziato punti di forza e criticità dell’approccio culturale alla mediazione comunitaria tra pari, in sinergia con altri settori, città e paesi dove i bisogni possono essere complementari e pertinenti.
Ultimo aggiornamento 11 Settembre 2020